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Il metodo

Rulli Frulli si concentra su aspetti solitamente considerati “paralleli” all’attività musicale:

  • Ricerca del suono e delle sue sfumature;
  • Laboratori di costruzione di strumenti musicali utilizzando materiali di recupero (tubi, piastrelle, pentole, bidoni di vari materiali, cestelli di lavatrici, ecc.);
  • Integrazione e interazione per età e capacità diverse puntando al massimo coinvolgimento di tutti, ognuno col massimo delle proprie possibilità;
  • Condivisione.

​Capire le potenzialità di un materiale sonoro e capire un oggetto che suona, come suona e perché suona è un modo istintivo (quasi primitivo) di entrare in contatto con uno strumento di espressione che – seppur modificato e personalizzato – permette ai ragazzi di parlare il linguaggio universale del ritmo.

Le attività si suddividono in due tipologie di laboratorio:

  1. Laboratorio musicale, nel quale prende forma il concerto-spettacolo
  2. Laboratorio di costruzione strumenti.

Come parentesi di ogni ciclo scolastico si arriva alla preparazione di uno spettacolo musicale nel quale tutti i ragazzi si esibiscono suonando gli strumenti a cui hanno lavorato e i brani originali che sono stati costruiti insieme.

L’idea di una collettività condivisa passa sia nei temi messi in scena che nella realtà vissuta dai ragazzi partecipanti, a rafforzare il senso di unione vissuto anche viaggiando insieme, condividendo il palcoscenico e le emozioni che ogni trasferta sa trasmettere. Lo spettacolo è anche un banco di prova nella vita di un musicista, quando arriva a confrontarsi con i risultati della propria crescita. Suonare insieme è anche questo, condividere il brivido di trovarsi sul palcoscenico e sostenere la tensione insieme per gioire poi della soddisfazione di uno spettacolo ben riuscito, ammirando i frutti del lavoro svolto e sentendosi partecipi del risultato.

Gli spettacoli, comprensivi dei momenti di viaggio in pullman da e verso la meta, di allestimento e smontaggio degli strumenti sul palco, costituiscono importantissimi momenti di socializzazione, di integrazione ed aggregazione e di forte condivisione di un percorso intrapreso e di un obiettivo da raggiungere.

È proprio nell’insieme che si osserva il risultato più grande del progetto, la visione di un gruppo che non mostra la disabilità ma la valorizza, in quanto ognuno si trova inserito in una rete sociale di accettazione e rispetto reciproco.

Recupero dei materiali

La scelta di utilizzare materiali cosiddetti “di scarto”, di recupero, e basare quasi tutto il sound della Rulli Frulli su strumenti che in realtà strumenti non sono, è educativo su diversi livelli.
In primo luogo apre la mente verso una nuova immaginazione, battendo una strada che non richiede necessariamente modelli di confronto e questo perché il punto di partenza è ciò che qualcuno ha gettato, che si è pensato potesse non servire più a nessuno. Si recupera uno oggetto per ridargli valore.
In secondo luogo perché la costruzione non è un’attività individuale ma collettiva. È necessario collaborare insieme per portare a termine uno strumento, si passa attraverso tante fasi di lavoro (l’idea, l’assemblaggio dei materiali, la scelta di colori per la personalizzazione) che motivano al dialogo e a stringere legami di amicizia nonostante, o proprio grazie a, le diversità di età e di capacità. Ogni ragazzo sente di avere la possibilità di diventare parte integrante del gruppo restando libero di manifestare il suo personale modo di esprimersi.

Dietro la nostra sala prove abbiamo un laboratorio dove teniamo tutto il materiale che ci serve: bidoni, pentole, mattonelle e simili*. Quello è il luogo in cui i ragazzi danno sfogo alla propria fantasia: abbiamo a disposizione due preziosissime ore la settimana in cui ci troviamo per costruire strumenti.”
Federico Alberghini

*Parte del materiale utilizzato è recuperato dalla sede stessa di Mani Tese Finale Emilia che opera sul territorio con un mercatino dell’usato solidale.

La cosa meravigliosa è vedere il ragazzo normodotato aiutare il ragazzo disabile nel costruire il suo strumento: questo dimostra quanto significhi la Rulli Frulli per l’integrazione degli allievi. Lavorano alle loro creature senza risparmiarsi mai, anche sporcandosi le mani con i colori, le colle e il materiale che usiamo, o chiedendo aiuto se devono tagliare un bidone o altro: collaborano tra di loro, ecco, come in una famiglia.
Federico Alberghini